Grande Fratello, Chiara parla dell’incidente
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L’incidente che ha coinvolto Alfonso e Chiara in America continua a far discutere.
Anche Chiara, dal canto suo, ha voluto raccontare le ore di terrore che ha vissuto insieme al fidanzato, e lo ha fatto tramite le sue storie social, dove è apparsa visibilmente sotto shock.
La Cainelli ha innanzitutto spiegato il perché ha temporeggiato prima di parlarne sui social:
Tutte le persone che si sono preoccupate per me, che mi hanno scritto come stavo e sto bene. Adesso sì, è passata un pochino l’adrenalina e quindi sto sentendo un po’ di dolori, ma niente di grave, niente che non possa risolvere un antidolorifico. C’è chi vive prontamente queste situazioni, io cerco di rimanere forte quando serve e poi crollo. È un’esperienza che non auguro a nessuno. Mi sono presa un bello spavento, pensavo veramente di morire, ma per fortuna tutto è andato bene, grazie a qualcuno.
Poi è scesa nei particolari, raccontando più dettagliatamente l’accaduto:
Tutto è partito da questa mattina che noi ragazzi avevamo l’escursione per andare al canyon. Già la mattina siamo partiti un po’ storti, diciamo che Alfonso non si è sentito bene e quindi mentre il pullman si stava avviando è stato obbligato a fermarsi perché nel mentre che Alfonso è stato male si è allontanato un pochino ed è stato rilevato un guasto a questo pullman e l’hanno cambiato con un pulmino che è quello che avete visto poi nelle storie. Siamo poi ripartiti, tutti tranquilli e assonnati, perché erano le sette del mattino e ci aspettavano un bel po’ di ore di viaggio.
Chiara ha quindi voluto ripercorrere la dinamica del terribile incidente:
Stavamo dormento quando ad un certo punto abbiamo sentito uno scoppio e il nostro pullman ha sbandato, si è trascinato per diversi metri e per fortuna è riuscito a fermarsi prima di entrare nell’altra carreggiata, che nell’altra (carreggiata, ndr) arrivavano i camion ad alta velocità, quindi per fortuna lì è stata fortuna. Poi come se non bastasse quando siamo rimasti dentro abbiamo iniziato a vedere fumo che usciva e lì e c’è stato il panico.
Per fortuna Alfonso già quando il pullman stava per sbandare era già pronto a saltare, quindi si è catapultato a cercare di spaccare il vetro, perché la macchina era ripartita ed erano scoppiati gli airbag. C’era molta confusione dentro il pullman e lui ha preso lo specchietto, è riuscito a staccarlo per cercare di batterlo sul vetro. Poi l’odore di gas, c’era il panico, lui ancora di più si stava agitando perché era come una corsa contro il tempo, avevi l’impressione di saltare in aria da un momento all’altro, quindi ti affretti a cercare di battere giù il vetro.
Si è aiutato con i calci, con i pugni e lì si è fatto male, si è tagliato. Io quando ho visto il sangue che usciva ho cercato di andare io come se io potessi fare qualche cosa, però in quel momento avrei rinunciato a un braccio, a qualsiasi cosa per la mia vita, perché era quel momento in cui tu pensi che ci stai per morire, cioè che da un momento all’altro esplodi in aria e io vedevo un signore da fuori, un camionista che ha preso un sasso e cercava di battere da fuori anche lui per aiutarci. Io sono credente a queste cose, non chiedetemi il perché, magari sembrerò ridicola, ma quando l’ho guardato, lui mi guardava e mi dava quella sensazione di pace e di serenità e quindi mi sono immaginata che era venuto a prendermi, come dire, “stai tranquilla, sono venuta a prenderti“.
A quel punto, fortunatamente, sono giunti sul posto i soccorsi e la polizia:
Poi è arrivata la polizia ed è riuscita ad aprire il portellone e siamo tutti riusciti ad uscire da dietro, ma veramente non auguro né al mio peggior nemico, a nessuno, un’esperienza del genere.
Io ringrazio le persone che sono state con me, che erano con me, soprattutto il mio fidanzato. E’ riuscito ad essere più pronto di me, mi ha trascinata con prontezza, perché io veramente ero nel panico. Ha aiutato anche le altre persone e tutti quanti come ci siamo sentiti uniti, perché abbiamo condiviso tutti quanti questa bruttissima esperienza. Adesso tutti quanti stiamo sentendo, accusando i dolori, spero passino in fretta, però ragazzi io credo che mai nella vita nessuno debba provare questo tipo di sensazione. Ragazzi io vi chiedo scusa, è il mio sfogo, sto oscillando tra il pianto e la risata, perché ogni tanto mi viene da ridere, perché dico che sono viva, e dall’altra parte mi viene da piangere, perché mi ricordo di quella sensazione.
Mi passerà, è stata una brutta esperienza, per fortuna io ringrazio veramente di aver avuto le persone giuste con me, che sono state la mia roccia, non tutti reagiscono come me, c’è per fortuna chi reagisce come Alfonso. Eravamo in 20 persone, abbiamo passato un incubo e non appena è finito questo incubo, nel giro di cinque secondi ci è stato presentato un foglio dove ci dicevano che noi stavamo bene.
La Cainelli ha concluso il suo racconto spiegando perché lei e Alfonso hanno deciso di pubblicare i video dell’incidente e rispondendo alle critiche ricevute negli ultimi giorni:
I video e tutta la documentazione li abbiamo fatti proprio perché quel tipo di foglio non l’abbiamo firmato nessuno di noi, e abbiamo preso tutte le prove che c’erano per poter poi perseguire ognuno la nostra strada come ognuno la ritiene più giusta.
Mi è capitato in queste ore che ero a riposo, che ero nel letto, che volevo solo un po’ di pace onestamente, o volevo solo sentire i miei cari, mi è capitato di vedere qualche cr*tino, perché mi sento di chiamarlo così – per non esagerare – scrivere di quelle cose che mi hanno lasciato veramente spiazzata, mi hanno lasciato arrabbiata, mi hanno lasciato confusa, perché io vorrei fare una provocazione a queste persone.
Ma se ci fossero stati i vostri parenti, i vostri figli al nostro posto, a leggere quelle cose, a vedere che persone ti augurano di m0rire, a vedere che persone ridono del fatto che tu hai rischiato la vita, voi come stareste? E questo va al di là delle simpatie, ragazzi, io posso stare simpatica o meno, questa è una questione di umanità e mi sciocca, mi spaventa ancora più di m0rire vedere persone che l’umanità non ce l’hanno.
Io invito queste persone a mettersi una mano sul cuore e dire forse se succedesse a me vedere una cosa del genere mi farebbe stare male, o forse ridere delle disgrazie altrui. Non stiamo parlando di reality, che portano alla morte, quindi all’essere irreversibili, forse questo mi farebbe paura. Direi sono davvero una brava persona a fare questo, a deridere le persone che stanno passando questo.