Grande Fratello, ex concorrente parla dal carcere
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L’ex gieffino parla dal carcere: “Adesso ho raggiunto la pace”.
Nel 2020 Maccali ha anche dovuto affrontare un processo per estorsione alle Poste di Romano del 2020, infatti è stato accusato di aver minacciato un impiegato con un tirapugni, ma è poi stato assolto con formula piena.
L’ultima condanna però è arrivata nel gennaio del 2025 a sei anni e mezzo per estorsione, stalking e lesioni nei confronti di un pensionato che lo aveva ospitato a casa sua, quando Maccali si era ritrovato senza fissa dimora. In questo caso Kiran si è rifiutato di parlare della vicenda con il Corriere: “Non posso parlare perché ci sarà l’appello, confido nella giustizia e che sia fatta chiarezza“.
Kiran qualche mese fa ha dichiarato che con il sessantenne c’era un accordo “ospitalità in cambio di prestazioni fisiche. È vergognoso, ma mi servivano soldi“. Il pensionato invece ha negato questo accordo e ha parlato di minacce e violenza, mentre la sua avvocata ha aggiunto: “Kiran chiedeva 100, 200 anche 300 euro al giorno ad una persona con una pensione di 1400 euro. Era fragile, voleva fare del bene. L’imputato invece ha una personalità manipolatrice e mistificatrice“.
Dal carcere Kiran ha rivelato di aver raggiunto la pace interiore, eliminando vizi e dipendenze, che in passato l’avevano portato a fare scelte sbagliate, ora si è detto pronto a ricominciare davvero.
L’ex gieffino ha anche ricordato l’esperienza al Grande Fratello e l’incontro con Fabrizio Corona: “Il GF non so se lo rifarei. Ero circondato da persone di ogni tipo, da quelle buone alle approfittatrici. I guadagni erano alti. Ho anche conosciuto Corona tramite un paparazzo. Iniziai ad andare in ufficio da lui e restai d’incanto. Fabry era una macchina per fare soldi. Quello che lui guadagnava in un giorno, una persona normale lo guadagna in un anno. La mia ambizione era diventare come lui“.
